Museo Archeologico di Paestum

Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum è sorto nel 1952 all'interno della città antica. Inizialmente era costituito da un'unica sala, dall'aspetto architettonico esterno di scuola piacentiniana, costruita sulle dimensioni della struttura che riproduceva il primo Thesauros del santuario di Hera. Questo nucleo originario fu successivamente ampliato e furono predisposti nuovi ambienti, costruiti intorno ad un giardino interno e con vetrate aperte verso l'esterno. Il nuovo allestimento del museo documenta l'evoluzione e le trasformazioni della città, dalla fondazione della colonia greca tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C. fino all'istituzione della colonia latina, illustra le trasformazioni nell'organizzazione sociale e pubblica, i riti religiosi, gli aspetti della vita quotidiana, l'arte e l'artigianato. Una sezione introduttiva ricostruisce la storia della scoperta del sito archeologico, un'altra sezione è dedicata alla preistoria.


La Sezione Romana
La sezione documenta, attraverso diversi materiali, plastici e grafici di ricostruzione, l'evoluzione storica della colonia latina dal 272 a.C., anno della conquista romana della città, fino alla decadenza. Il percorso espositivo approfondisce diversi temi: l'urbanistica, i monumenti pubblici, gli spazi sacri, gli spazi privati, le necropoli e il territorio, le strutture politiche e sociali.


Le Sculture dal Santuario di Hera al Sele
Una sezione importante del museo è costituita dall'insieme delle decorazioni architettoniche e scultoree provenienti dagli scavi dell'Heraion del Sele. Le metope arcaiche in arenaria facevano parte del primo Thesauros: di queste, diciotto sono dedicate alle imprese di Eracle. A queste si aggiungono una serie di ex voto (frammenti di terrecotte, vasi, oggetti in metallo e in osso), che i fedeli offrivano al santuario. Notevoli le decorazioni a gronde leonine e le dieci metope superstiti del tempio maggiore dell'Heraion, che compongono una narrazione continua raffigurante un gruppo di danzatrici.


La Tomba del Tuffatore
Tra i pezzi di inestimabile valore storico e artistico conservati nel museo, ci sono le lastre dipinte della cosiddetta Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia. È una sepoltura a lastroni, chiusa da una copertura piana, con affreschi sulle pareti interne. Sulla lastra di copertura è dipinto un uomo che si tuffa in acqua: il tuffo simboleggia il passaggio dalla vita alla morte.


Le Tombe dipinte del IV secolo a.C.
L'uso delle tombe dipinte si afferma a Paestum in modo assai diffuso nel IV secolo a.C., durante il dominio lucano. A quest'epoca risale la ricchissima raccolta di pitture funerarie del museo. Si tratta di lastre affrescate: le più antiche sono decorate solo nella parte centrale, con fasce, corone, bende o rami; in seguito si afferma l'uso di vere e proprie scene figurate per le tombe maschili (prevalentemente guerrieri a cavallo con elmo e corazza) e di elementi decorativi per quelle femminili.

Indirizzo
Via Magna Grecia, 919 - 84063 Paestum (Sa) Capaccio (SA)
Tel. 0828 81 10 23
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Orario e tariffe >>>

Fonte: PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM & VELIA  

 

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