Parmenide di Elea fu un filosofo presocratico greco nato intorno al 515 a.C. a Elea (oggi Velia). La sua vita e le sue opere hanno avuto un impatto profondo sulla storia della filosofia occidentale.
Parmenide è principalmente noto per il suo contributo alla filosofia attraverso il suo unico lavoro sopravvissuto, un poema epico intitolato "Sulla Natura". Nel suo poema, presenta una distinzione fondamentale tra la via della "verità" (Aletheia) e la via delle "opinioni" (Doxa), sottolineando una netta separazione tra il modo in cui le cose appaiono e come sono in realtà.
La sua filosofia è centrata sull'idea che l'esistenza è eterna, immutabile e unica. Parmenide sosteneva che il cambiamento e la percezione sensoriale sono illusori, e che solo il pensiero razionale può portare alla verità. Questa idea ha avuto un'influenza profonda su filosofi successivi, come Platone, e ha stimolato il dibattito tra le teorie del monismo (l'esistenza di un solo tipo di realtà) e del pluralismo (la coesistenza di molteplici realtà).
A Velia, Parmenide fondò la Scuola Eleatica, un movimento filosofico che includeva filosofi come Zenone di Elea, famoso per i suoi paradossi. La scuola si concentrava sulla logica e sulla filosofia della natura, enfatizzando l'importanza del ragionamento deduttivo e della riflessione interna. Gli Eleatici criticavano la teoria dei pluralisti e svilupparono argomenti contro la concezione di realtà basata sui sensi.
Nonostante la scarsezza di dettagli biografici, Parmenide rimane una figura centrale nella filosofia antica. La sua enfasi sulla logica e sul ragionamento razionale come mezzi per accedere alla verità ha posto le basi per lo sviluppo della filosofia occidentale, e il suo impatto è visibile in molte teorie e sistemi filosofici che sono seguiti. La Scuola di Velia è stata uno dei primi esempi di una comunità filosofica organizzata, e la sua eredità è testimoniata dall'influenza duratura delle sue idee.
Fonti:
- Diogenes Laertius, "Vite e dottrine dei più celebri filosofi", che fornisce biografie e discussioni sui filosofi antichi, incluso Parmenide.
- C. H. Kahn, "I Presocratici", un'opera che esamina in dettaglio i pensatori presocratici, tra cui Parmenide.
- G. S. Kirk, J. E. Raven, e M. Schofield, "I Filosofi Presocratici: Una Storia Critica con una Selezione di Testi", che fornisce una panoramica dettagliata delle idee di Parmenide e del contesto in cui operava.
- Jonathan Barnes, "I Presocratici", un'opera che esplora in profondità il pensiero presocratico, offrendo un'analisi approfondita di Parmenide e delle sue teorie.
Parmènide di Elea (Παρμενίδης?, Parmenídēs; Elea, 515 a.C./510 a.C.*, 544 a.C./541 a.C.[2] – 450 a.C.°)
* Secondo Platone in Parmenide, 127a-c.
° Secondo la cronologia di Apollodoro di Atene che colloca la sua ἀκμή (l'acmé, il quarantesimo anno dell'età, ritenuto dai dossografi antichi il punto più alto della vita e dell'attività filosofica) nella XLIX olimpiade, datata al 504-1 a.C. (Diogene Laerzio, IX, 23).
Scopri di più su Wikipedia